La proposta da 1,1 miliardi di euro per affrontare gli attacchi informatici
La Commissione europea ha proposto un nuovo regolamento per la creazione di uno scudo informatico europeo: sistemi di intelligenza artificiale e analisi avanzata dei dati saranno alla base dei SOC (Security operation center) per riuscire a contrastare cyberattacchi a livello transfrontaliero.
“Uno scudo europeo per la sicurezza informatica, costituito da centri operativi per la sicurezza interconnessi in tutta l’UE, e un meccanismo di emergenza per la sicurezza informatica completo per migliorare la postura informatica dell’UE”. Stiamo parlando dell’EU Cyber Solidarity Act, la nuova proposta della Commissione europea avanzata lo scorso 18 aprile e finalizzata non solo al miglioramento, ma anche alla prevenzione, individuazione e reazione agli incidenti sul fronte cybersicurezza sul territorio europeo. Uno strumento prezioso concepito per rendere l’Europa “più resiliente e reattiva” nella risposta alle minacce informatiche, attraverso una strategia, sia sul piano politico che legislativo, condivisa e consolidata.
Per via dell’aumento di questi attacchi si reso sempre più urgente aumentare la protezione e la tutela di infrastrutture, servizi essenziali ed entità critiche, situazione che a seguito del conflitto Russia-Ucraina è peggiorata.
Cosa comprende il Cyber Solidarity Act?
La Commissione europea per rafforzare la sicurezza informatica, la cooperazione tra i Paesi membri e l’assistenza reciproca in caso di crisi ha deciso di adottare nuove politiche di sicurezza: un cyber-scudo per rafforzare contro gli attacchi informatici e alle interferenze straniere sulle infrastrutture critiche, un meccanismo d’emergenza e un’accademia.
Questo decreto prevede, a partire dal 2024, la creazione di centri operativi di sicurezza nazionali e transfrontalieri su tutto il territorio Ue dedicando all’intero progetto 1,1 miliardi di euro, di cui circa i due terzi dal programma Europa digitale.
“Traendo spunto dalla guerra anche cibernetica in Ucraina, ora stiamo rafforzando la nostra resilienza e capacità di risposta”, ha evidenziato il vicepresidente Ue, Margaritis Schinas, spiegando che il nuovo Cyber Solidarity Act rappresenta “un cambiamento radicale nella capacità operativa di rilevare, proteggere e rispondere alle minacce informatiche, sia a livello nazionale che dell’Ue”.
Come funzionerà il Cybersecurity Emergency Mechanism?
Il meccanismo di cyber emergenza per potenziare il sistema di sicurezza informatica si compone di tre punti:
- Preparazione – ovvero azioni di verifica di potenziali criticità in settori critici come sanità, trasporti, energia, ecc.
- Riserva di cybersecurity dell’UE – ovvero supporto per la risposta agli incidenti e il recupero immediato da incidenti di sicurezza informatica di grande portata
- Assistenza reciproca – verrà dato sostegno agli Stati membri che offriranno assistenza ad un altro Stato membro colpito da un cyberattacco.
Accademia europea di competenze in cybersecurity
L’Accademia europea di competenze in cybersecurity aumenterà la visibilità delle iniziative di competenze in cybersecurity e contribuirà ad aumentare il numero di professionisti qualificati nell’UE per colmare il divario di professionisti IT tra gli Stati membri.
L’Accademia si occuperà di:
- Lavorare per un comune profilo di carriera in cybersecurity e le relative competenze;
- Certificazioni in cybersecurity per aumentare il numero di professionisti in cybersecurity in Europa.
L’Agenzia dell’Unione europea per la cybersecurity (ENISA) e il Centro europeo di competenza in cybersecurity (ECCC) supporteranno l’attuazione dell’Accademia europea di competenze in cybersecurity in stretta collaborazione con la Commissione e gli Stati membri.
L’Accademia europea di competenze in cybersecurity beneficerà di 10 milioni di euro di fondi dedicati dell’UE nel programma di lavoro del Programma Europa Digitale per il periodo 2023-2024.
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