
La Multi-tenancy deriva dalla parola tenant (inquilino) ed indica un’architettura del software o dell’hardware in cui una singola istanza di un software, eseguita da server, può essere utilizzata da più gruppi di utenti distinti (inquilini o tenant)
Il Software-as-a-Service (SaaS) di cui abbiamo parlato settimana scorsa è un’architettura multi-tenant.
Spieghiamo in maniera più semplice
Se analizziamo come funziona il cloud pubblico notiamo che consiste nel possedere una serie di risorse e le divide tra più tenant (utenti): i dati e i carichi di lavoro di ciascun tenant (utente) rimangono separati dagli altri anche se operano nello stesso computer ad esempio.
Questo ragionamento applicato ad un software ci porta ancora a parlare di SaaS: il Provider esegue una singola istanza di un’applicazione garantendone l’accesso a singoli clienti, i cui dati rimangono isolati e protetti anche se tutti i clienti del Provider accedono a quello stesso software.
Multi-tenant: quando è nato?
Le applicazioni multitenant si sono evolute da tre tipi di servizi:
- Timesharing: Dagli anni ’60 le aziende affittavano spazio e potenza di elaborazione sui computer mainframe (time-sharing) per ridurre le spese di calcolo.
- Applicazioni ospitate: Dagli anni ’90 i tradizionali fornitori di servizi applicativi (ASP) ospitavano applicazioni (allora esistenti) per conto dei loro clienti. Le applicazioni multi-tenant rappresentano un’architettura più matura che permette un servizio simile con costi operativi inferiori.
- Applicazioni web orientate al consumatore (Hotmail) sviluppate con una singola istanza di applicazione che serve tutti i clienti.
Vantaggi
La multitenancy offre molti dei vantaggi tipici del cloud computing:
- consente di risparmiare denaro allocando le risorse in modo efficiente, risparmiando così sui costi operativi nel lungo periodo.
- è flessibile. Un sistema multi-tenant permette di adattare le risorse in base alle esigenze degli utenti adattandosi ai carichi di lavoro necessari per quel periodo, quindi aumentarle o ridurle in base alla necesittà del cliente evitando di dover costruire un’infrastruttura che in alcuni momenti resta inutilizzata, generando solo costi. Con il multi-tenant l’utente paga per ciò che utilizza.
- è più efficiente. La gestione dell’infrastruttura, gli aggiornamenti e la manutenzione, le attività di routine sono seguite dal Provider.
Attenzione però!
Un approccio di questo tipo però può avere delle problematiche relative a:
- sicurezza. Partiamo dal presupposto che i sistemi di sicurezza moderni offrono un elevato livello di protezione. Nel caso in cui un hacker riuscisse ad accedere ad un servizio database multi-tenant avrebbe accesso a tutti i dati sensibili che contiene, anche un semplice errore umano potrebbe esporre i dati a dei rischi ma sono situazioni di rischio che si possono verificare per qualunque servizio;
- flessibilità del servizio. Le modalità operative adottate dai Provider e lo stesso approccio multi-tenant rendono inattuabili determinate richieste del cliente, rendendo quindi certe situazioni non adatte ad utilizzare una struttura multi-tenant;
- costi aggiuntivi per impostare lo spostamento dei dati in una piattaforma multi-tenant e la necessaria riprogrammazione delle applicazioni adoperate è destinata ad incidere sui budget aziendali.
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